Crazy Cruises di Daniela Pisano

Quanta strana gente incontrata in crociera!

Fare una vacanza in crociera è tante cose: divertimento, relax (per me quasi mai), scoperta, emozioni… ma è anche un insolito modo per scoprire una vasta gamma di persone diverse intorno a te!

Non parlo solo di pura e semplice nazionalità, ma di vere e proprie stranezze, curiosità, amenità mostrate da persone di ogni paese del mondo, che possono essere effettivamente abitudini di vita o semplicemente stili di vita adottati differenti dal nostro.

Mi vorrai dire che non sei mai rientrato a casa raccontando della signora di 80 anni con il micro bikini? Solo per citarne uno.

Sono più che sicura che ognuno di noi ha di che raccontare, eccome: piccola che sia, la maggior parte delle navi da crociera su cui salgono gli italiani, hanno non meno di 2.000 passeggeri e tra questi ce ne sono tanti, ma tanti, che definire strani o perlomeno curiosi è dire poco!

Quanta strana gente incontrata in crociera!

Il più delle volte si tratta semplicemente di persone di altre nazionalità, abituate ad altri ritmi di vita, ad altri modi di vestire, a diversi modi di comportarsi nei luoghi pubblici, ma sentire sempre dire che sono gli italiani quelli strani è davvero la bufala più grande mai sentita!

Perchè di persone strane ma anche maleducate nelle mie vacanze ne ho trovato di ogni nazionalità e colore: il detto “tutto il mondo è paese” è più che giustificato, almeno secondo la mia esperienza personale!

Ho visto:

per citare solo alcuni episodi!

Si tratta ovviamente di ciò che è accaduto a me, ma ascoltando spesso e volentieri nei vari gruppi i racconti, c’è davvero un vero e proprio mondo a dir poco colorito che popola le navi da crociera (vedi nella foto subito sopra, il divertimento di un gruppo di studenti americani che festeggiano a bordo nella tradizionale festa di fine studi)!

Ed è anche per questo motivo che mi affanno sempre a spiegare che è inutile mettersi tanti problemi quando si prepara una crociera: inutile e soprattutto costoso, cambiare l’intero guardaroba perchè ci si aspetta di trovare un determinato e sofisticato ambiente a bordo.

A meno di non salire a bordo di navi Cunard, state tranquilli che nella maggior parte dei casi troverete persone vestite sportive, in maniera molto semplice e senza troppi fronzoli: ormai anche le cosiddette serate di gala lo sono solo sulla carta.

Difficile trovare persone vestite veramente eleganti, più facile trovare signori con la t-shirt e i calzini bianchi sopra i sandali piuttosto che signore in tuta da ginnastica (giuro!!) che si presentano in questo modo al cocktail col Comandante (dove è espressamente richiesto un abbigliamento adeguato, cioè da cocktail).

Molte volte confesso che mi son fatta una marea di risate: forse un pò da superficiale, perchè in effetti alla fine son solo modi diversi dal mio quotidiano di vivere, ma lo ammetto senza problemi. Mi viene in mente ciò che dice il mio saggio compagno di vita: “ciò che per te è anormale per altri è l’assoluta normalità, quindi sarebbe bene non giudicare“; ha tutte le ragioni del mondo, ma trovo sia anche normale sorridere di fronte a delle vere e proprie stranezze, è umano, pur sempre mantenendo ovviamente il rispetto per le scelte altrui.

Sentendo anche gli amici del crew di bordo, spesso e volentieri riuscire a gestire così tante nazionalità, non è sempre semplice: ognuno ha le proprie abitudini per mangiare, con orari diversi da paese a paese, ha i suoi “limiti” nell’accettare le persone intorno, ha necessità così disparate che riuscire ad accontentarle tutte è veramente sempre, ad ogni imbarco, la sfida quotidiana!

C’è chi trova assolutamente normale, ad esempio, sedersi in un tavolo molto grande dove già son sedute altre persone, altri invece che non sopportano avere estranei intorno; c’è chi va in giro vestito in abiti quasi da casa, altri invece che lo trovano un’assoluta mancanza di riguardo per l’ambiente e per chi ci circonda.

E’ pur vero che in crociera ho visto tante persone perdere i freni inibitori, seguendo il principio del “tanto chi vuoi che mi conosce qui“: può essere tutto perfetto se insieme ai freni inibitori non si perdesse la dignità personale, cosa che spesso e volentieri avviene, specie se si alza il gomito.

Ma ci sono anche dei comportamenti che sicuramente a noi non danno fastidio e che altri comunque considerano offensivi: ad esempio,nell’ultima crociera una signora conosciuta a bordo si dichiarava infastidita, e non poco, dai bastoni per i selfie, quelli a cui si assicura il cellulare per fasi la foto. Era assolutamente sicura che prima o poi ne avrebbe preso uno direttamente in testa o conficcato negli occhi: un pò strana come fobia, ma che vi devo dire? Ognuno vede le cose a modo suo!

Senza arrivare a questi estremismi, che per la verità ho incontrato poche volte, la maggior parte delle volte alla fine per me la crociera diventa una sorta di “ricerca antropologica” (retaggi universitari!) che, sebbene ristretta ad un numero limitato di persone, che di certo non rappresentano i comportamenti di un’intera nazione, danno dei risultati a volte davvero sorprendenti!

E voi? Avete qualche episodio curioso da raccontarmi sulle stranezze incontrate a bordo? Fatemi sapere 🙂

 

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17/06/2015 ore 15.00
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