Una giornata speciale a bordo di Costa Pacifica

Avete presente quella sensazione come d’abbandono che ti coglie quando sei a terra da un po’ di tempo? Ecco, mi ci son trovata per varie ragioni e quando un caro amico mi manda un invito speciale per salire a bordo, secondo voi come ho reagito?

Non conta mai che nave sia, che Compagnia sia, che si tratti di una nave che già conosci, che porto sia addirittura: per poter di nuovo sentirsi ‘viva’ e con un po’ di crocierite in meno addosso, si possono macinare talmente tanti chilometri che non li si può contare! E non importa nemmeno se da quasi due settimane ero a terra come da tempo non mi accadeva: il richiamo è stato talmente forte che non potevo certo dire di no!

E così prendo la macchina e macino quasi 200 chilometri tra andata e ritorno, solo per lei, Costa Pacifica: accolta da una giornata caldissima e luminosa, l’unità Costa Crociere di classe Concordia, mi ha salutato col suo comignolo giallo inconfondibile già all’ingresso di via Roma.

Controlli precisi e puntuali all’ingresso e all’interno del porto, e via verso la scaletta, dove ad accoglierci troviamo l’Executive Chef Roberto Scordo, di cui questa mattina siamo ospiti personali: da quel momento inizia l’ingresso in quel mondo parallelo che spesso e volentieri è difficile da spiegare a chi su una nave da crociera non ha mai messo piede!

badge Costa Crociere

La differenza con le altre volte è stata enorme: essendo ospite ‘personale’, ho potuto girare la nave in totale libertà, senza tempi stretti che incombono e senza corse a perdifiato. Cicerone d’eccezione è il mio accompagnatore, l’avvocato Sandro Manca, crocierista DOC dal 1969 e con all’attivo un numero indefinito di crociere.

E’ stato come essere da sempre a bordo: all’esterno, dopo aver ammirato la meravigliosa vista di Cagliari dall’alto del ponte 11, ho chiuso gli occhi e in un attimo i profumi, i suoni della nave mi hanno invaso l’anima!

Credetemi, sono sempre e dico sempre, emozioni fortissime, che mi regalano una pace interiore che mi fa dimenticare davvero tutto: non sento stanchezza, non esiste nulla al di fuori del piacere di ‘galleggiare’ in questo mondo parallelo fantastico.

A bordo ho soprattutto incontrato finalmente di persona, una carissima amica con cui da più di 6 anni condivido la passione per questo mondo: ora lei sta ‘dall’altra parte‘ e ritrovarla nel pieno del suo lavoro e poterla comunque abbracciare è stato un privilegio enorme! Nessuno come Sonia capisce questa passione smisurata e insieme abbiamo avuto modo di recuperare un po’ di tempo perduto in tutti questi anni.

Un giro per la nave che è in piena attività d’accoglienza per festeggiare e premiare ‘I protagonisti del mare 2017‘ è d’obbligo e mentre chiacchieriamo, scorgo alcuni operai a bordo stanno terminando piccoli lavori al ponte 3, nella hall centrale, quella degli ascensori panoramici. Per la verità un po’ ovunque vedo movimento ma è comunque molto discreto e non mi pare infastidisca per nulla i pochi ospiti che sono rimasti a bordo della nave, che appare quasi totalmente vuota.

Tra un caffè e una chiacchiera è ormai ora di pranzo ma mentre si raggiunge il Ristorante Club nel quale siamo ospiti, non può mancare quell’attimo di relax solo per me: il sole è davvero molto forte ed invita ad indugiare nei ponti esterni.

Così ‘acchiappo al volo’ una sdraio e mi stendo per un tempo indefinito ad ammirare il cielo limpido e il panorama dall’alto del golfo di Cagliari, nel silenzio più assoluto, solo col ‘suono’ della nave in sottofondo, quel rumore che per noi è ‘casa’.

Sono i piccoli ospiti di bordo, accompagnati dalle animatrici pazienti ed amorevoli, a destarmi da questo attimo di pace: sono davvero piccinissimi, alcuni timidamente sorridono stringendo forte la mano dell’animatrice, sono così cuccioli che non puoi non salutarli tutti allegramente!

E’ l’occasione dunque per spostarsi all’interno del Ristorante Club, dove veniamo coccolati sin dal momento in cui prendiamo posto: è stata la ciliegina sulla torta ed è stato bello essere riconosciuti dal personale, in particolar modo dall’aiuto Maitre Michelle, deliziosa e super professionale.

Il mio accompagnatore viaggia in crociera sin dall’età di nove anni e sulle navi Costa si trova sempre a casa. Io ho iniziato tardi, propria sull’ex ammiraglia Concordia, eppure nonostante tutto, sono stata punta dalla ‘tarantola’ come dicono scherzosamente i miei amici.

Salutato con calore il personale di sala che ci ha così coccolato, siamo stati invitati di nuovo al ponte 3 dall’Executive Chef per sorseggiare in compagnia un caffè e fare due chiacchiere personali.

Il resto del pomeriggio ho voluto girare per la nave, per assaporare ancora le belle sensazioni che quel giorno mi ha trasmesso.

La nave ha cominciato ad animarsi e mentre la mattina le zone antistanti le piscine erano praticamente vuote, nel primo pomeriggio erano gremite di persone che approfittavano del bellissimo tempo per prendere il sole o leggersi un libro.

Girovagando in mezzo ai passeggeri è stato un po’ come esserlo io stessa, in tutto e per tutto: la mia testa si è facilmente abituata al lento e molle incedere del tempo, al vociare che si è fatto sempre più intenso, al rumore dell’acqua che vibra negli idro, ai gabbiani che ogni tanto fanno capolino e lanciano urla distratte.

Giro e rigiro in solitaria e ringrazio di averne il tempo che intanto scorre e nemmeno me ne rendo conto. Mi ritrovo all’ultimo ponte, sotto il comignolo giallo imponente e dopo aver scattato distrattamente qualche selfie che rimarrà per me, mi ritrovo a guardare il mondo da lassù.

Qui è possibile dare un’occhiata quasi a 360°: Cagliari mi appare in tutta la sua bellezza.

Da questo punto in ‘cima al mondo per un attimo’ non realizzo i problemi quotidiani di una città, non sento rumori, non vedo altro che una luce abbacinante e le vie che salgono da una parte, il porto che vuol fortemente essere punto di riferimento al centro del Mediterraneo e che quest’anno vede aumentare ancora una volta i suoi numeri, e il golfo e la linea dell’orizzonte che, alla mia destra, si estende sino a Sarroch.

Il bianco delle strutture della nave si sposa perfettamente con l’azzurro incredibile di questo cielo di primavera e l’insieme mi fa provare una sensazione di benessere unica. E’ difficile da credere per chi non l’ha mai provata ma mi stupisce e colpisce ogni volta che cerco il ‘momento per me stessa’ a bordo.

Non ho idea di quanto tempo sia rimasta lì sopra a pensare e a godere del panorama, so solo che ad un certo punto mi son ritrovata di nuovo all’interno dell’ascensore panoramico: al ponte 2 ho ritrovato Sandro e solo in quel momento ci siamo resi conto dell’ora.

Ma prima di scendere a terra, c’è stata la possibilità di poter salutare il Comandante Viscafè: vista l’ora è stato un incontro veloce e fugace e ci siamo riservati la possibilità di un futuro incontro più rilassato e tranquillo.

Le manovre per la partenza erano in fase di inizio e, devo ammetterlo con una punta di tristezza, ci siamo recati al ponte zero per l’uscita, carichi di pacchetti con gli omaggi ricevuti.

A me attendeva un colloquio di lavoro e dunque sono dovuta correre via: ma, da non credere, dagli uffici dove mi trovavo, ho potuto ammirare le manovre di uscita dal porto e la sagoma bianca di Costa Pacifica divenire sempre più un puntino all’orizzonte.

Buon mare Costa Pacifica, grazie di cuore per le mille emozioni che mi hai regalato!

Vorrei ringraziare del regalo enorme di una giornata così particolare, il mio caro amico Sandro; l’Executive Chef Roberto, il Comandante Viscafè e la mia adorata Sonia Brizio per il tempo concessomi a bordo.

Altre foto ed info sulla nave le potete trovare anche nel post sottostante 🙂

Alla scoperta di Costa Pacifica

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03/04/2017 ore 11.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″

Daniela Pisano
Daniela Pisano

Blogger e cruise addict, viaggiare è sempre stato il mio chiodo fisso, insieme alla passione innata per l’archeologia e l’Egitto, per il mare e per i paesi orientali. Amo fotografare i particolari più strani, le cosiddette prospettive insolite. Sono sarda e son dello Scorpione, amo la mia terra perché mi ha insegnato a capire il mare in tutte le sue sfumature!

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