Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

La Oasis of the Seas stava lasciando Port Everglades nella notte di ieri quando ha all’improvviso modificato il suo percorso ed è rientrata in porto per un emergenza medica.

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

Un bambino di 4 anni è quasi annegato nella piscina al ponte 15 ed è ora ricoverato in condizioni critiche, dopo aver subito anche una RCP (rianimazione cardio-polmonare).

Secondo Mike Jachles, portavoce della locale squadra dei Vigili del Fuoco, il bambino sarebbe stato letteralmente “spazzato sotto” la piscina, rimanendo tra i 5 e i 10 minuti, si stima, sott’acqua: la piscina viene definita wave pool, cioè piscina con onde, ma l’unica, diciamo piscina, con queste caratteristiche a bordo di Oasis of the Seas, è il Flowrider e la domanda nasce spontanea…come ha potuto un bambino solo di 4 anni aver accesso senza controllo a questa piscina?

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

Cynthia Martinez, portavoce di Royal Caribbean Cruises Ltd., ha confermato che il bambino di 4 anni è italiano e che “è stato salvato da una delle piscine della nave“.

Il bambino è stato inizialmente soccorso dal team medico della nave, ma il medico di bordo valutando la gravità della situazione ha richiesto un supporto medico supplementare -riferisce ancora la Martinez –  ed è per questo motivo che la nave ha modificato la sua rotta per tornare indietro verso Port Everglades“.

La nave era partita da Port Everglades alle 4:30 circa del pomeriggio e l’incidente è avvenuto nemmeno un’ora dopo: la nave a questo punto è tornata indietro al porto dove il bambino è stato preso in consegna dall’ambulanza dei Vigili del Fuoco che, riferisce il portavoce Jachles, “stava arrivando con un paziente che era stato rianimato”.

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

Il ragazzo era in viaggio con i suoi due genitori e suo fratello, continua il portavoce, e “ovviamente, nessuno può immaginare che, dopo un’ora dalla partenza, possa accadere niente di simile; i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia e con il bambino“.

E’ stato un passante a notare il corpo riverso del bambino e ha attirato l’attenzione di un altro bagnante (qui nascono i nostri dubbi che sia effettivamente il Flowrider) che ha immediatamente tirato il bambino fuori dall’acqua. Il bambino in quel momento non aveva polso nè battito.

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

 

Mentre arrivava sul ponte il team medico, qualcuno ha iniziato la RCP sinchè il bambino non è arrivato in infermeria dove si è cercato di rianimarlo: una volta riottenuto il battito è stato portato in uno stato chiamato “hypothermia resuscitation“, in poche parole la sua temperatura esterna è stata fatta scendere per preservare le funzioni neurologiche, una pratica utilizzata durante le rianimazioni.

In attesa di notizie speriamo buone per il bambino, rimangono quindi le domande:

  • con chi era il bambino quando è quasi annegato?
  • Come mai è finito in una piscina come il FlowRider, che è sempre vigilata e dove i bambini non possono andare da soli, senza che nessuno se ne accorgesse?
  • Come può essere lasciato solo un bambino di 4 anni in una nave enorme e dispersiva come la Oasis of the Seas?

Non ho informazioni su dove i genitori o il fratello fossero al momento dell’incidente” ha riferito Jachles in una conferenza stampa al di fuori dell’ospedale “In questo momento stiamo investigando proprio in tale direzione“.

Oasis of the Seas: bambino italiano di 4 anni in gravi condizioni

Ci auguriamo che il bambino si possa riprendere” ha detto Jachles.

A Port Everglades intanto, gli investigatori dello sceriffo hanno “sequestrato” la nave per condurre le indagini.

Tutti a bordo della nave stanno pienamente collaborando all’inchiesta” riferisce Jachles.

Il Care Team di Royal Caribbean sta fornendo sostegno alla famiglia e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con loro” ha riferito il portavoce Royal, Martinez, in un comunicato.

Il deck 15 di Oasis Of the Seas

Alla Oasis of the Seas è stato poi dato l’ok alla partenza alle 22:45 di ieri notte e potrà continuare la sua crociera di 7 notti.

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04/01/2015  ore 15.00
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Daniela Pisano
Daniela Pisano

Blogger e cruise addict, viaggiare è sempre stato il mio chiodo fisso, insieme alla passione innata per l’archeologia e l’Egitto, per il mare e per i paesi orientali. Amo fotografare i particolari più strani, le cosiddette prospettive insolite. Sono sarda e son dello Scorpione, amo la mia terra perché mi ha insegnato a capire il mare in tutte le sue sfumature!

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  • Giulio Cocozza

    Gli unici colpevoli sono i genitori, che non curano i suoi figlioli. Non e ammissibile che questo succeda, con un bambino di solo 4 anni.

    • admincrazy

      L’articolo è scritto sulla base di ciò che i vari media americani hanno riportato e sulle dichiarazioni ufficiali.
      Tanto rimane da capire, compreso come dici tu, il fatto che un bimbo di 4 anni possa essersi trovato solo in una nave immensa come è Oasis. Forse era stato affidato al fratello più grande? Non so darti una risposta precisa.
      A lui vanno le nostre preghiere.
      Per indagare a fondo c’è tutto il tempo

  • Joe

    Ho lavorato a bordo di Oasis of the Seas per molto tempo.

    Impossibile che sia stato il Flowrider. Il simulatore di surf e’ sempre presidiato da staff, le onde e l’intensita’ delle onde vengono solo azionate quando un cliente e’ pronto per surfare. E quando il simulatore e’ chiuso e lo staff non e’ presente, la piattaforma e’ completamente asciutta e non vi e’ acqua su di essa.

    La colpa e’ solo dei genitori che lasciano i figli liberi in giro per la nave, senza considerare che in una nave grande come l’oasis, come piu’ 8000 persone a bordo, tutto puo’ succedere.

    Il club per i bambini a bordo e’ disponibile tutto il giorno fino a tarda notte, per qualsiasi fascia di eta’, e completamente gratis. L’iscrizione al club richiede solo pochi minuti.

    Pigra supervisione di cattivi genitori, tutto qui.

    • Daniela Pisano

      Grazie della tua testimonianza Joe. Anche a noi pareva impossibile fosse il Flowrider!

    • Felder Joshua

      Buongiorno , qualcuno di voi mi può spiegare cosa ci sia di intelligente nel lasciare una sentenza su l accaduto senza conoscere minimamente i fatti ? Ma secondo voi un padre e una madre che stanno perdendo il proprio bambino di 4 anni leggendo il vostro commento come dovrebbero sentirsi , vi sentite così elevati da poter giudicare .
      L area in cui è accaduto è un area dedicata ai bambini dove l acqua arriva appena alle caviglie poi in un angolo compare una piscina a vortice , senza protezioni e senza bagnini .Questo caso è emerso solo perché il capitano ha fatto tornare la nave in porto fatti simili accadono in continuazione . Invece di investire il vostro tempo per giudicare i genitori preoccupatevi di sostenere l argomento al fine di obbligare le navi a rendere gli ambienti più sicuri e imporre personale di controllo nelle aree bambini almeno .

      • Daniela Pisano

        Salve Joshua. Rispondo in quanto autrice della notizia che come ho specificato è ripresa da media americani e come tale è riportata.
        Personalmente ritengo, e ripeto, personalmente, che ci possa essere tutta la protezione e sicurezza possibile, ma i bambini vanno controllati a vista, specie a quell’età, dai genitori o da chi per loro, nanny o quant’altro. I bambini molto spesso annegano in piscina (su navi da crociera o meno) in pochissimi cm d’acqua, ci sono centinaia di casi che lo dimostrano.
        Non colpevolizzo nessuno, perchè non sono la persona adatta a farlo, mi faccio però un’idea e come tale la espongo, senza che questa debba essere per forza di cose la verità assoluta.
        Io da mamma chioccia non lascio il mio bambino di 4 anni solo in giro nella nave, in piscina o in qualsiasi altro posto: io non credo che i genitori fossero lontani…probabilmente lo hanno perso d’occhio…ora i media parlano, anzi il portavoce del capo della Polizia, parla di una permanenza sottacqua sino a 10 minuti…qui mi vien difficile capire come si possa perder d’occhio un bambino cosi piccolo in una nave immensa come è la Oasis per 10 minuti..a me sarebbe salita l’ansia già dopo 30 secondi, ma io ripeto sono un caso patologico! E questo non è un giudizio è un pensiero…
        I giudizi li lascio alle autorità competenti che indagheranno sulla faccenda.
        Una precisazione: ovvio che avere un bagnino in ogni piscina sarebbe l’ideale per tutti, ma la figura del bagnino non ti garantisce nulla di più, se non un intervento veloce per togliere dall’acqua una persona…spesso i bagnini si ritrovano a fare i baby-sitter di bambini lasciati soli dai genitori che nel frattempo fanno tutt’altro, perchè tanto ci sono gli amichetti, c’è il bagnino, c’è altra gente…sto generalizzando, è vero, ma ne ho viste tantissime di queste scene!
        Un’altra precisazione: all’interno di quasi tutte le navi da crociera è presente un’area specializzata per bambini…bisogna solo iscriversi come si sale su, ci vogliono 5 minuti. Personale qualificato segue i bambini mentre i genitori pensano a rilassarsi.
        Terza precisazione: la piscina a vortice ha una profondità di 1.05 metri come si vede nella foto sopra..senza genitori sarebbe proprio il caso di non farci entrare un bambino di quell’età!
        Qui nel blog i lettori son persone che nelle navi ci lavorano, o ci viaggiano spessissimo: ne vediamo di tutti i colori quando si tratta di bambini, talmente tante che a volte che non puoi immaginare! Orde di ragazzini che scorrazzano avanti e indietro nella nave indisturbati, urlando come pochi..o che si tuffano in piscina o che rimangono ore in idro quando per gli adulti il tempo è max 15 minuti ed è proibito ai minori entrarci dentro: sai cosa si sentono dire quando li riprendono? “Fatti i …tuoi!E’ mia figlio e sono io il responsabile!”.
        Per finire: una nave da crociera è un bellissimo posto dove divertirtsi e rilassarsi ma è piena di pericoli come qualsiasi altro posto del mondo. Un minimo di attenzione in più e di informazione prima di partire magari potrebbero essere d’aiuto.
        Ora in questo caso possono essere i genitori migliori del mondo, coi bambini è davvero un attimo…sfuggono al controllo, corrono, fanno ciò che sono …i bambini appunto. Sfuggire all’attenzione è davvero questione di un secondo, e quel secondo può essere un secondo pericoloso! In quanto al piccolo spero che possa salvarsi e senza conseguenze fisiche…

    • alessia

      ciao joe ho letto che hai lavorato sulla oasis ti dispiace se ti faccio qualche domanda ti lascio la mia email se non disturno
      grazie Alessia