Le nuove unità Hurtigruten saranno le prime navi da crociera ibride

A sei mesi dall’annuncio di Hurtigruten della firma d’intenti per nuove navi da crociera per la flotta, da 20.000 tonnellate e 600 passeggeri in arrivo nel 2018 e nel 2019, trapelano altre importanti novità: queste unità saranno infatti le prime navi da crociera al mondo ad utilizzare il potere ibrido utilizzando un sistema a batteria, come riferisce il CEO di Hurtigruten, Daniel Skjelda.

Le nuove unità Hurtigruten saranno le prime navi da crociera ibride

“Il futuro delle navi da spedizione è, senza dubbio, silenzioso e con emissioni pulite”.

“Useremo le nostre nuove navi da spedizione come pioniere per questa nuova tecnologia e per mostrare al mondo che la propulsione ibrida su navi di grandi dimensioni è possibile”.

Secondo la Compagnia questa tecnologia ibrida, sviluppata nientemeno che da Rolls Royce – con il coinvolgimento di Bellona, organizzazione non-profit che lavora per incontrare e combattere sfide climatiche – permetterà di navigare fino a 30 minuti grazie alla propulsione a batteria: questa, unita alla forma dello scafo e all’uso efficace di energia elettrica a bordo, ridurrà il consumo di carburante e le emissioni di CO2 dalle navi del 20%.

“La propulsione a batteria a bordo di navi di queste dimensioni dimostra che le batterie sono costruite per rimanere a bordo. Questo rappresenta un enorme riduzione delle emissioni dovute al trasporto marittimo, ed è solo l’inizio” ha dichiarato Fredric Hauge, fondatore e presidente di Bellona.

Le navi ibride saranno costruite in due fasi:

Il tutto con grandi vantaggi per il rispetto dell’ambiente, in un segmento dell’industria del mare che spesso proprio per le sue emissioni nocive per l’ambiente è criticata aspramente: inoltre, pensate soltanto alla bellezza di attraversare i fiordi nel totale silenzio, solo con l’ausilio dei motori elettrici. L’impatto per gli ospiti a bordo sarà certamente incredibile.

L’investimento in nuova tecnologia avrà un costo totale di 124 milioni di NOK (più o meno 13 milioni di euro: a contribuire con 5 milioni al progetto sarà anche Enova, un’impresa governo norvegese responsabile per la promozione della produzione e del consumo di energia a basso impatto ambientale.

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09/09/2016 ore 11.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″