Quando il Comandante è una donna

Quando si parla di Comandante di una nave da crociera, la prima immagine che ci viene in mente è quella di un uomo: siamo così abituati a vedere per la maggior parte del tempo solo Comandanti di sesso maschile, che ci viene difficile immaginare che al comando di una mega nave da crociera possa esserci una donna.

Quando il Comandante è una donna – Capt. Karin Stahre-Jansen

E’ pur vero che sono la quasi maggioranza assoluta e che i numeri non mentono ma i Comandanti donna esistono eccome, e questo mestiere così ricco di responsabilità, finalmente comincia ad incorporare anche figure femminili nei posti più alti in grado.

Il lavoro di Comandante, così come quello di qualsiasi lavoro per mare, ha tenuto per tanto tempo lontano le donne anche perché richiede grandi sacrifici, lontananza dalla propria famiglia e dagli amici per lunghi periodi di tempo.

Ma ciò non ha mai impedito a queste donne caparbie di arrivare sino ai più alti gradi e di mettersi al comando di veri e propri giganti del mare.

La prima donna promossa al grado di primo ufficiale Comandante è stata nel 2007 Karin Stahre-Jansen, per la Royal Caribbean International. Di nazionalità svedese, diventa la prima donna nel settore a condurre una nave da crociera dalla stazza importante, la Monarch of the Seas (ora in forze alla Pullmantur con il nome di Monarch), che può arrivare a trasportare 2.400 passeggeri e circa 850 membri dell’equipaggio.

Quando fu intervistata, dichiarò di essere rimasta affascinata sin da ragazza dai racconti dei marinai che tornavano a casa, di come descrivevano il mondo, dei luoghi esotici che avevano la possibilità di visitare. Tanto che, a 19 anni, ottiene il suo primo lavoro a bordo di una nave cisterna, con il grado più basso, e per 6 settimane il suo compito è dipingere, togliere la ruggine, lavare i ponti, insomma i lavori più umili a bordo erano i suoi. Ed era donna, in un mondo maschile che vedeva la donna a casa, in famiglia, a fare figli e a badare alla casa! Ma la vita da marinaio l’ha comunque conquistata: il suo sogno, subito dopo la scadenza del primo contratto, si è trasformato in realtà, quando ha conseguito il diploma alla scuola cadetti, che le consentiva di fare lo step più alto, ossia ottenere un lavoro sul ponte di comando.

Questa donna caparbia è riuscita a salire di grado, passando dal settore mercantile (dove ha fatto esperienza) sino alle navi da crociera. Passando cioè dal gestire pochi membri di equipaggio sino ad avere la responsabilità di 800 persone, di circa 60 nazionalità diverse, ognuno con le sue esigenze, religioni, personalità, stili di vita. Una sfida non da poco!

A questo comando importante, che segna davvero un passo nella storia del settore, seguono le promozioni a Comandante di:

Capt. Sarah Breton

Capt. Inger Olsen

Anche il loro iter è stato interessante, arrivando ad ottenere la promozione massima dopo anni di duro lavoro, determinazione e di sacrifici.

A queste tre donne va il gradino del podio ‘virtuale’, sono state le apripista per tante altre donne, che hanno realizzato il sogno di stare al comando di una nave da crociera.

Ecco gli altri nomi, ognuno dei quali ha fatto la storia per la Compagnia, come primo Comandante donna:

Capt. Margrith Ettlin

Capt. Kate McCue

Italiana la prima donna Comandante di Regent Seven Seas Cruises, Serena Melani

Belinda Bennett

Come i colleghi uomini, diventare Comandante a bordo di una nave da crociera non accade in un giorno, ci vogliono anni di impegno, anni di esperienza (la maggior parte arrivano da anni a bordo di navi mercantili). Ma ciò che stanno dimostrando queste donne, è che anche per mare, con il duro lavoro e una dose di caparbietà non da poco, si può arrivare sino al più alto gradino del comando, cancellando così anni di vecchi stereotipi e anche superstizioni marinare, per cui donna e nave non andrebbero mai messe in relazione tra loro.

Insomma addio ‘sesso debole’, benvenuta donna con le cosiddette.

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04/10/2016 ore 12.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″