La mia mini crociera a bordo di MSC Musica

Ci sono momenti in cui scappare anche pochi giorni dalla realtà ti aiuta a ricaricare le batterie. Ecco perché quando è capitata l’occasione di avere tre giorni liberi, una mini crociera mi è sembrata la soluzione migliore per riprovare l’ebbrezza di essere a bordo.

La mia mini crociera a bordo di MSC Musica

La mia mini crociera a bordo di MSC Musica

La nave scelta è stata la MSC Musica nel periodo 10-13 Novembre: provenivo da una precedente crociere a bordo di una nave americana, il cui ricordo non è propriamente ottimo e dunque non avevo grandi aspettative. Invece sono stata piacevolmente sorpresa e queste sono le mie personali considerazioni.

La MSC Musica è una nave bella, elegante, vivibile. È grande al punto giusto, tanto che è stato abbastanza facile capirne l’impostazione. 

Non ha gli ascensori panoramici, ma a dirla tutta non mi sono mancati per niente. Gli ambienti sono luminosi. Il teatro ti fa dire “ohhhhh” tutto rosso e sbrilluccicoso come piace a me. Certo lo stile è molto piu’ sobrio rispetto a quello della Splendida, ma il piano della hall è stupendo e il rumore dell’acqua ti accompagna di continuo.

Il mio voto? 8 e 1/2

Per quanto riguarda l’ itinerario, per una crociera di 3 notti direi che è stato quasi perfetto. 

Venezia è sempre la solita. Passare nel Canal Grande con le luci della notte ad illuminare il tragitto è stato speciale.

Spalato e Kotor sono di una bellezza disarmante. La prima mi ha colpito per il suo ordine, per i suoi vicoletti pieni di piccole sorprese. Nella seconda ci ho lasciato il cuore. Paesaggi da togliere il fiato.

Il mio voto? Un 8 pieno!

In questa crociera i miei compagni di viaggio hanno rasentato la perfezione. Erano presenti molti gruppi di professionisti in viaggi premio, molti stranieri e un simpatico gruppo di Scozzesi con i loro coloratissimi kilt. Ebbene si, ho scoperto che non è una leggenda metropolitana quello che “non” indossano sotto. Erano un filino maldestri o forse erano i bicchieri di Cognac sempre alla mano, fatto sta che non erano molto attenti a non mostrare le loro grazie.

L’età media non era molto alta, non c’erano tantissimi anziani, probabilmente loro prediligono le crociere più lunghe, queste toccate e fughe sono più adatte a chi decide di staccare il cervello per 3 giorni volanti.

Anche la ristorazione ha rasentato la superbia: il tavolo che ci hanno assegnato era un pochino scomodo, da 8 con le poltrone da un lato, ma per cenarci due sere è andato più che bene. Il servizio è stato sempre velocissimo e la cucina davvero ottima, di qualità superiore alla media, con porzioni giuste e anche l’occhio ha avuto la sua parte.

Il sabato sera abbiamo deciso di cenare al giapponese: abbiamo acquistato online il pacchetto cena degustazione, costo 15 euro a testa. Dire che è stata una cena super è troppo riduttivo: piatti belli e buoni, sapori particolari e pesce freschissimo.

Nonostante la nave fosse piena non abbiamo mai trovato grossa calca. Io che odio i buffet ci ho pranzato tutti i giorni volentieri. A parte qualche pausa breve si trovava da mangiare a tutte le ore!

Presente una vasta quantità di piatti diversi. Non mancava l’angolo fast-food ma soprattutto c’era un angolo di cucina etnica; mi sogno ancora la notte i fagiolini col cocco.

La nostra cabina era la 11252, con balcone a poppa al ponte 11: bella, sobria ed elegante, una vista splendida. Uscire da Venezia stando sul balcone, con la copertina sulle gambe è stato emozionante. Il freddo, la laguna, le luci della notte…che ricordi!

Le dimensioni discrete, con una poltrona al posto del classico divano ma adattissima a due persone.

Un punteggio perfetto per il cabinista: la cabina è sempre stata perfetta, passava almeno 2 volte al giorno, accorto nel cambiare gli asciugamani e nel farci trovare sempre tutto pulito e in ordine.

Stessa sensazione di pulizia per la nave, nonostante nei giorni successivi fosse prevista la manutenzione in giro c’era sempre chi puliva, chi sistemava e chi aggiustava. La vista di un granello di polvere non è stata possibile.

Prima di partire ho comprato on line il pacchetto social. Facebook e WhatsApp hanno sempre funzionato perfettamente, senza mai dare problemi. L’unica accortezza è stata ricollegarsi dopo un periodo di non utilizzo. Ma poco e male, bastava ricordarselo ogni tanto.

Non abbiamo avuto la possibilità di vedere ogni singola esibizione a teatro, solo una sera è stato possibile: il teatro di per é è bellissimo, ma un applauso va a cantanti, ballerini e acrobati che, nonostante il mare mosso, hanno dimostrato davvero una grande esperienza.

Gli animatori invece, erano un folto gruppo di ragazzi che sarebbero andati a casa a fine crociera. Ci si poteva aspettare di vederli sottotono o stanchi, invece sono stati fantastici.

Personalmente ricordo con piacere il maestro di ballo dominicano che mi ha fatto ballare una salsa di quelle che ti fanno volare, ma queste sono robe che solo noi donne possiamo capire 😉

Noto di rilievo anche per i bar di bordo: la prima considerazione da fare è che il caffé e i suoi derivati nonché i cappuccini erano davvero buoni.

I camerieri non sono mai stati assillanti nel chiedere le ordinazioni quando ci si sedeva a tavola, cosa che reputo fastidiosissima in qualche occasione. I cocktail erano ottimi, sia gli analcolici che gli alcolici. Il moijto dell’ultima sera ha provato ad offuscare i miei ricordi, meno male che ho qualche foto che mi rinfresca la memoria.

Essendo una crociera novembrina, la temperatura all’esterno è stata abbastanza rigida.

In nave ho sempre portato il mio 100gr, ma si poteva girare anche senza. Certo non erano temperature da maniche corte ma si stava benissimo. Non ho riportato a casa nessun raffreddore quindi il voto alto è piu’ che meritato.

A bordo non ho acquistato foto e la maggior parte delle volte ho detto no alla richiesta di mettermi in posa: i fotografi non hanno mai insistito e questo mi ha fatto molto piacere.

Le tappe della crociera erano solo due, Spalato e Kotor, che ho esplorato per conto mio, in autonomia, senza usufruire dei servizi MSC.

Ancora a bordo ho provato la Spa, piccola ma carina. C’è anche la possibilità di andare a farsi un centrifugato o un intruglio strano a base di robe strane, come lo chiamo io ;P

A causa dell’acquazzone preso a Kotor, sono stata costretta ad usufruire dei servizi del parrucchiere, dove una piega è costata 30 euro: direi che poteva andare peggio.

Per quanto riguarda le piscine, a vederle sono belle, grandi e vivibili, ma a Novembre non si puo’ dare un giudizio veritiero.

In conclusione promuovo MSC alla grande. Dopo l’ultima esperienza che non mi aveva proprio entusiasmato, mi ha riconciliato col mondo delle crociere.

Nel 2017 conto di prenotarne un’altra, cosi’ vediamo se possiamo consolidare il mio ottimo giudizio.

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04/01/2017 ore 18.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″

Marisa Virtù
Marisa Virtù

A chi dice che i soldi non fanno la felicità io rispondo che quelli spesi per viaggiare la fanno. Amo conoscere e scoprire nuovi luoghi, ma ancora di più amo organizzare il mio prossimo sogno, grande o piccolo che sia. Amo leggere, camminare, il mare e la montagna, amo tutto ciò che mi riempie gli occhi di meraviglia.

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