Navi da crociera e antiterrorismo: come si muove il porto di NY

Quando si parla di sicurezza e di fatti di terrorismo, ci viene in mente spesso come possiamo essere protetti quando siamo in vacanza a bordo delle nostre amate navi da crociera: se ne parla ogni volta che accade un avvenimento nei vari gruppi di crocieristi.

Ieri il canale TV statunitense CBS New York ha trasmesso uno speciale nel quale si è spiegato in che modo il reparto speciale della polizia Elite NYPD protegge le navi in ingresso o in uscita nel porto della Grande Mela dalle minacce terroristiche legate in particolare alle dirty bomb, le cosiddette bombe sporche ossia quel tipo di dispositivi a dispersione radiologica (Radiological Dispersal Device o RDD) che uniscono esplosivi convenzionali come la dinamite, con materiale radioattivo.

Il giornalista ha mostrato una comune notte di lavoro per questa unità antiterrorismo e sui suoi sforzi per la protezione delle centinaia di navi da crociera e di tutte le altre imbarcazioni che entrano ed escono dai porti di New York e del New Jersey ogni anno.

In particolare durante le riprese, si sono visti i controlli mentre in porto entrava la Norwegian Gem, di ritorno da una crociera di 10 giorni. Operazioni effettuate all’alba e lontano dagli occhi dei passeggeri che sono all’oscuro di ciò che sta succedendo in quei momenti.

Cosa si utilizza per fare i controlli? La squadra anti-terrorismo di New York utilizza attrezzature specifiche che rilevano le radiazioni e anche i sonar, sia per scandagliare la stessa nave ma anche la banchina dove attraccherà.

Le minacce alle navi da crociera sono sempre state presenti negli ultimi anni, ne parlò lo stesso numero uno dell’Interpol, e i controlli sono diventati sempre più pressanti, sia per quanto riguarda l’accedere a bordo e di cui tutti ci rendiamo conto appena saliamo o lasciamo la nave ad esempio per un’escursione, sia nei porti, sia alle stesse unità navali, operazioni di cui siamo all’oscuro ovviamente per ragioni di sicurezza.

Sicuramente questi controlli possono tranquillizzare molti viaggiatori ma nello stesso tempo il fatto è che non tutti i porti li possono mettere in pratica per mancanza di risorse nella maggior parte dei casi, soprattutto quelli dei Caraibi e del Nord Africa, come viene sottolineato dal giornalista.

Le grandi città americane come New York sono bersaglio di minacce terroristiche da tempo immemore ed essendo il porto della Grande Mela uno dei più attivi quale porto da crociera del Nord America, con oltre un milione di passeggeri in partenza ogni anno, è ovvio che queste operazioni non possano non venire messe in pratica.

Le navi da crociera non sono l’unica fonte di preoccupazione per gli agenti antiterrosimo: anche le petroliere o i traghetti che fanno la spola ogni giorno sono sottoposte a controlli stretti dalla squadra Elite.

Inoltre grazie all’utilizzo del sonar a scansione, ogni giorno i moli vengono come fotografati e le immagini vengono messe a confronto con quelle precedenti per verificare che sott’acqua non ci siano oggetti che prima non c’erano.

Certamente quando facciamo una vacanza in crociera, la questione sicurezza e come possa essere messa in pratica, è forse il nostro ultimo pensiero ma sapere che possiamo contare su controlli specifici probabilmente è una questione che possiamo apprezzare.

Fonti: Cruise Law News, CBS New York

Daniela Pisano
Daniela Pisano

Blogger e cruise addict, viaggiare è sempre stato il mio chiodo fisso, insieme alla passione innata per l’archeologia e l’Egitto, per il mare e per i paesi orientali. Amo fotografare i particolari più strani, le cosiddette prospettive insolite. Sono sarda e son dello Scorpione, amo la mia terra perché mi ha insegnato a capire il mare in tutte le sue sfumature!

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